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Presentazione dell’Associazione “Italia XXI” PDF Stampa E-mail
Scritto da Enzo Magaldi   

MICHELE ARPAIA

“Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo” (dal “Faust” di J.W. Goethe)


Se dovessimo trovare una frase, un principio, un punto di partenza, che ha fatto da molla alla creazione di questa associazione,

sicuramente la frase di Goethe è quella che più riesce a descrivere ciò che ha riunito alcuni giovani di Castellammare di Stabia e

delle città vicine, intorno a questo progetto. Il 2016 è stato un anno di grandi cambiamenti a livello mondiale: paesi importanti

hanno messo in discussione democraticamente schemi e sistemi; i punti di riferimento che ci accompagnavano dagli anni ’70

– in senso geopolitico, democratico, economico – sembravano non valere più. Noi italiani, spettatori di questo cambiamento,

ci siamo ritrovati più soli in Europa e – per esteso – nel mondo globalizzato. Ogni paese se ne andava per la sua strada, forte

della sua storia e della sua posizione.

E l’Italia? Purtroppo siamo arrivati al punto storico in cui la grande eredità italiana comincia a perdersi, come un palazzo storico

simbolo ed identità di una famiglia e di una comunità che inizia a dare segni di cedimento, a sgretolarsi. Occorre intervenire

subito ma bisogna anche intervenire in maniera diversa. Non basta coprire le crepe, bisogna anche consolidare.


Il secolo attuale è cruciale per il nostro paese: nel nuovo scenario globale ridisegnato, con un baricentro non europeo

o si è competitivamente globali oppure si è semplicemente fuori. L’Italia vive una situazione paradossale, una terra di risorse

uniche e di eccellenze indiscusse, di innovazione e creatività in ogni campo che vive ingabbiata in un sistema giuridico e

burocratico, che si è costruita da sola, grazie anche all’assenza o all’inadeguatezza dei ruoli e delle figure che hanno rappresentato

una pesante zavorra allo sviluppo.Il rischio quindi è che da modello, il “sistema Italia” passi alla storia come un “fenomeno”,

durato poco più di cinquant’anni. Ecco che abbiamo deciso di fondare nel 2017 un’associazione: “Italia XXI”. Per fare quel

passo in avanti, per coloro che il XXI secolo lo devono vivere, per ragioni anagrafiche, appieno. Con la consapevolezza di

dover cancellare senza nostalgia strutture e convinzioni che, presentate come soluzioni si sono rivelate in realtà pesanti

problemi. Per promuovere esempi positivi e farli diventare modelli, dando voce alle minoranze creative, che non cedono

alla sindrome del lamento, della protesta, del guardare solo nel giardino del vicino. Industria, ricerca, turismo, commercio,

cultura vanno ripensate fuori dagli schemi del Novecento. Per trovare nuove strade non bisogna guardare fissi le vecchie

mappe. La globalizzazione, i nuovi mercati del vicino e del lontano oriente, i rapidi cambiamenti sociali e le inarrestabili

mutazioni dovute alla tecnologia e alle nuove forme di comunicazione incidono sui contenuti di una strategia necessaria e

urgente per ridare all’Italia crescita, sviluppo ed occupazione. La politica, la pubblica amministrazione, non è più un alleato

da anni: perso il potere di intervenire nella situazione economica nazionale, più che pensare alle necessità collegate, ad

elaborare riforme concrete che permettessero al paese di modernizzarsi, si è preoccupata solo di sé stessa,

autopremiandosi, riducendo le proprie competenze, trasformando i ruoli e le figure in improduttive sagome burocratiche.

Se la politica, intesa in maniera onnicomprensiva, ha altre priorità (cittadinanza, integrazione, diritti civili, rimodulazione

dell’imposizione fiscale, etc.); possono riuscirci quattro giovani di provincia a trovare soluzioni per lo sviluppo, la crescita,

l’occupazione? Ci devono pensare le forze migliori del paese che, anche se non hanno i mezzi, hanno le idee. E le buone

idee si fanno sempre strada, pur tra mille ostacoli. L’Associazione vuole dar voce, nel suo piccolo, a queste idee, a percorsi

nuovi e a chi è riuscito a realizzarli; a chi ha da suggerire ai giovani e agli italiani di buona volontà nuove strade da percorrere

nel campo del lavoro, dell’impresa, dell’economia, del turismo, dell’agricoltura. Partendo da quel principio iniziale che ci ha

spinto a vedere in “Italia XXI” lo strumento per agire: non disperdere la grande eredità che c’è all’interno dei confini di

questa nazione che si chiama Italia, ma soprattutto anche al di fuori di essa, nel mondo. E non solo custodirlo ma rielaborarlo

, riprenderlo, ristudiarlo accuratamente, per far nascere solo da lì, da una forte comprensione di questa eredità enorme,

un nuovo cammino di sviluppo.

 
Don Milani "Il prete senza eredi" di Gennaro Acquaviva in Mondoperaio 10/2017 PDF Stampa E-mail
Scritto da Enzo Magaldi   

 

Don Milani è stato definito «un prete senza eredi»: ma
forse qualche erede “improprio” c’è, debitore, sia pure
alla lontana, della sua battaglia a fianco dei poveri. Sono quei
preti che hanno a che fare con l’emarginazione, rispondendo
ad essa con le comunità: specialmente contro la droga.

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Presentazione del libro di Ernesto Galli della Loggia," Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica" PDF Stampa E-mail
Scritto da Enzo Magaldi   

L'Associazione Socialismo e la rivista Mondoperaio presentano il libro di Ernesto Galli della Loggia," Credere, tradire, vivere. Un viaggio negli anni della Repubblica". L'Evento si terrà a Roma il 27 febbraio alle ore 15,30 presso l'Università degli Studi Roma Tre.

 
Sono una brava docente? PDF Stampa E-mail
Scritto da Enzo Magaldi   

Tanta Dignità e tanta Verità in quello che Angelina Di Tuoro scrive a "Dillo al MATTINO"  mercoledì 22 Giugno 2016.   Enzo Magaldi


Venticinque anni e più dedicati alla scuola,alla preparazione ed istruzione dei ragazzi,alla loro formazione e crescita intellettuale,...venticinque anni

di impegno costante per guidarli alla costruzione del libero pensiero secondo le categorie della logica e all’espressione corretta del pensiero critico

secondo le norme della lingua. Lunghi anni di intenso studio personale, di aggiornamento di attenzione al dibattito culturale contemporaneo per

portare i ragazzi a prenderne parte, per orientarli nella lettura del presente attraverso l’indagine nel passato e sempre con lo sguardo rivolto al

futuro ...anni di analisi e rielaborazione di testi insieme con i miei ragazzi per raggiungere quell’obiettivo, il mio chiodo fisso..’come si legge’.

Sono una docente di materie letterarie nei licei...mi sono sempre sentita chiamare ad operare il recupero nei giovani della curiosità per il sapere

e del piacere che ne deriva,attraverso la sollecitazione alla lettura come mezzo insostituibile per soddisfare esigenze personali e di cultura e

per maturare capacità di riflessione.

Anni spesi nella correzione meticolosa di compiti,di cui mentre scrivo avverto la fatica..., ore interminabili a produrre prove,programmare

attivita’nuove e stimolanti,articolare lezioni,tener vivo il dialogo in classe volto a suscitare interesse e abitudine al confronto..il mio dovere

trasferire nei ragazzi il valore della conoscenza che rende liberi! .....per sentirmi dire oggi che non è quella la brava docente della buona

scuola!...non importa più se l’allievo sa pensare,elaborare il pensiero e scrivere,non importa più se la scuola produce ignoranza...non importa più...

Non mi ci ritrovo! Comincio ad aver nostalgia del passato...ahimè non mi ci ritrovo.....cos’è la scuola oggi? È scuola di vetrina, d’immagine,

di siti sempre più accattivanti e complicati, di accaparramento allievi, di socializzazione, evasione?...alla seduzione dei saperi subentra

la seduzione di attività di altro genere! Mi confronto con i colleghi...sono d’accordo,tuttavia si va poi in altra direzione...<è legge>

mi si replica...<è LEGGE!> è la legge della buona scuola che vuole che il bravo docente sia quello del RAV...ASL...CLIL...PTOF...

e chi più ne ha più ne metta....

Di qui il mio moto di rivolta, signor Ministro...non mi ci ritrovo...mi dia conforto! È questo lo spirito della legge? Ahimè....io che so leggere

entro in crisi! Come si legge quella legge? Mi venga in aiuto! Quella mia passione,quella fiamma che ne accende altre,come la placo?..e i miei

ragazzi ,i nostri ragazzi dove li stiamo portando?...il baratro è lì ad un passo! Percepisco rassegnazione intorno,...tuttavia,più questa cresce

più lo ‘spirto guerrier entro mi rugge’ ...non posso mollare.. Mi valuti lei signor ministro, la invito, il mio è un invito accorato, valuti lei le mie

competenze, quelle maturate con dedizione e spirito di abnegazione sul campo attraverso l’esperienza continua con le generazioni di ragazzi

che continuamente cambiano ,mentre la mia passione e il mio ardore è quello di sempre! Sembra che neppure l’esperienza abbia più

un valore... Egregio Ministro mi valuti,vorrei che lei mi dicesse se sono una brava docente,sono pronta al suo giudizio.

L’alternativa è la resa...ma non posso lasciare la mia creatura nuda su un pianerottolo e chiudere la porta.

Angelina Di Tuoro

 
Invito a partecipare al Convegno del 9 maggio 2016 "L'Europa per i cittadini" PDF Stampa E-mail
Scritto da Enzo Magaldi   

Lunedi 9 maggio a Caserta si terrà, presso la Real Sala Convegni "Sossietta Scialla" del Belvedere di San Leucio,

il Convegno "L'Europa per i cittadini - Cultura, Integrazione, Gemellaggi".Parteciperanno all'Evento noti esponenti della Cultura e della Politica campane.

 
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