da www.verdi.it

La verità sulla Campania

"Basta con le menzogne contro i Verdi". In un dossier a cura del vicepresidente della Commissione sulle ecomafie Piazza, la ricostruzione di 14 anni di proposte e denunce del Sole che ride

di Camillo Piazza* 

Da quando sono stato eletto Vicepresidente della Commissione d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, anche se come osservatore esterno, non essendo campano, ho letto e studiato migliaia di pagine e fascicoli sulla questione dei rifiuti in Campania.

Questo lavoro mi ha portato, insieme agli altri componenti della Commissione, a scrivere due documenti, approvati all’unanimità, che sono stati inviati ai due rami del Parlamento e al Governo, che ritengo possano essere utili, se avete la pazienza di leggere, per capire la situazione reale della Campania.

Per ragioni di segretezza, dovuta alle innumerevoli indagini ancora in corso, non posso raccontare nel dettaglio le singole operazioni, ma cercherò di fornirvi un quadro il più completo possibile, usando le stesse frasi che sono state riportate nei documenti ufficiali.

Da 14 anni tutti i poteri sul ciclo integrato dei rifiuti sono di esclusiva competenza dei commissari, che i governi di centrosinistra prima e di centrodestra in seguito, hanno nominato in questi anni. Tutte le scelte politiche tecniche, amministrative e gestionali sono state prese solamente dai commissari governativi, i quali dipendevano gerarchicamente dalla Protezione Civile nazionale, e quindi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I diversi ministeri e soprattutto gli enti locali erano considerati solamente come “osservatori” sulle decisioni prese. Ma quale responsabilità possono avere i Verdi nei ritardi sulla costruzione del ciclo integrato dei rifiuti se, giustamente, la Magistratura ha individuato responsabilità amministrative e penali molto evidenti?

Il blocco del patrimonio dell'Impregilo e la chiusura dei siti di smaltimento preventivati dai Commissari sono dovuti all'indagine capillare della Magistratura e non soltanto all'azione dei Comitati locali.  Quando si prendono scelte demenziali, soprattutto con interessi economici privati evidenti, e la Magistratura interviene per questo, solo dei pazzi in malafede possono dare la colpa strumentalmente agli ambientalisti.

Scarica e leggi il dossier

*Deputato dei Verdi

4 febbraio 2008