Alla Federazione Nazionale dei Verdi

Alla Federazione Regione Campania dei Verdi

Alla federazione Provincia di Napoli dei Verdi

Al Presidente della Commissione Ambiente Regione Campania

Al Gruppo dei Consiglieri Verdi della Regione Campania

Al Gruppo dei consiglieri Verdi della Provincia di Napoli

Al gruppo dei consiglieri Verdi del Comune di Napoli

Ai membri della Federazione Regionale dei Verdi

Ai membri della Federazione della Provincia di Napoli dei Verdi

Ai membri della Federazione della  Provincia di Salerno dei Verdi

 Ai membri della Federazione della Provincia di Caserta dei Verdi

Ai membri della Federazione della Provincia di Avellino dei Verdi

Ai membri della Federazione della Provincia di Benevento dei Verdi

Agli Amministratori Eletti negli Enti Locali della Regione Campania

SEDE

Napoli, 30 agosto 2007

Enzo Rosario Magaldi

Adinolfi Pasquale, Aiello Pina,Cioffi Angela,Contiello Maurizio, De Sinno Antonio, Del Vecchio Pio, Esposito Angelo, Esposito Catello, Fiorito Gaetano, Giacco Nicola, Isaia Bruno, La Marca Teodolinda, Lo Celso Antonio,Magaldi Massimo, Manco Palmiro, Meglio Paolo, Prisco Francesco, Raimondo Nunzio, Russo Michele, Sabini Giuseppe, Savastano Amedeo, Scuteri Girolamo, Smaldone Massimo, Torri Adriano

 

DISPOSIZIONI PER L'APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE REGIONALI E COMUNITARIE

 

INTRODUZIONE

Questo testo dovrebbe essere la base per una disposizione (la forma è da definire – legge- decreto... ?)

Si basa su un manuale applicativo della Regione Veneto per l’interpretazione di una decisione di Giunta sul finanziamento dei programmi comunitari.

 

Il presente provvedimento si dispone in linea con altre normative simili già in vigore in altre regioni italiane, quali la Regione Veneto.

Il presente provvedimento si applica a tutti gli interventi messi in opera da privati o da agenzie e società che presentino una compartecipazione privata, finanziati in tutto od in parte con fondi pubblici, regionali, nazionali o comunitari.

 Il razionale del presente provvedimento si basa su presupposti di etica ed economia ambientale applicati alle politiche di aiuto allo sviluppo comunque esse siano espresse.

Si considera infatti eticamente ed economicamente utile che gli interventi effettuati da privati all’interno di aree naturali a qualunque titolo protette, se realizzati attraverso l’aiuto finanziario pubblico, siano sicuramente compatibili con il regime di protezione delle stesse.

Essendo infatti la gestione di tali aree, dell’ eventuale ripristino ambientale e del miglioramento delle condizioni di protezione, gravanti totalmente sulle autorità di gestione delle stesse, essi gravano direttamente od indirettamente su oneri finanziari pubblici.

Per tale motivo, in aggiunta alla valutazione etica sull’uso del finanziamento pubblico in interventi suscettibili di incidenza ambientale, è ritenuto fondamentale che il finanziamento pubblico non venga utilizzato per interventi che provochino un degrado ambientale richiedente una spesa, parimenti pubblica, per il ripristino.

 

Il presente provvedimento si applica a tutti gli interventi e progetti effettuati sul territorio di aree naturali a qualunque titolo protette o di proposta protezione, regionali, o comunitarie salvo che non esista, in virtù dei regolamenti in vigore nelle singole aree una normativa vigente con caratteristiche più cogenti.

Il presente provvedimento non si applica agli interventi posti in essere dagli enti incaricati o titolari della gestione delle aree protette ed agli interventi di ripristino e miglioramento ambientale autorizzati o direttamente finanziati dai medesimi enti gestori.

 

Premessa

 

VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE in caso di interventi finanziati con fondi pubblici

Il presente articolato che riguarda la procedura di valutazione di incidenza ambientale è stato suddiviso in tre distinte parti:

 

  Art.1

Nell’ambito dell’attuazione delle azioni finanziate dai Fondi regionali, nazionali o comunitari europei, allo scopo di pervenire alla redazione di una valutazione d’incidenza per progetti che, per le loro caratteristiche o per la loro collocazione, richiedano un approfondito esame delle componenti ambientali e degli impatti diretti e indiretti che l’eventuale loro realizzazione comporterebbe sugli habitat e sulle specie presenti nei Parchi o riserve regionali,  Siti di Importanza Comunitaria (SIC) o nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS)1, il soggetto proponente deve attivare una previa verifica, con riferimento alla tipologia d'intervento prevista, che gli consenta di escludere a priori e con sicurezza l’eventualità di un degrado o di una perturbazione significativa del sito.

L’adempimento di tale verifica è richiesto per tutte le operazioni, a prescindere dalla loro localizzazione, ad eccezione degli interventi di carattere immateriale (ad es. consulenze, acquisto software) e delle azioni finalizzate semplicemente all’acquisizione di beni (forniture).

Per i progetti assoggettati a VIA la valutazione d’incidenza è compresa nell’ambito della stessa procedura. A tal fine lo studio di impatto ambientale predisposto dal proponente deve contenere un’apposita sezione riguardante le verifiche relative alla compatibilità del progetto con le finalità conservative degli habitat e delle specie presenti nell’area SIC o ZPS.

Nell’elaborare la verifica degli impatti deve essere sempre e comunque tenuto presente il principio della “precauzione”, che richiede che gli obiettivi di conservazione previsti da Natura 2000 debbano prevalere nei casi dubbi.

 

Art.2

PROCEDURA PER LA VERIFICA DI INCIDENZE SIGNIFICATIVE SU SIC E ZPS

Verifica preliminare

Il proponente dovrà individuare e valutare:

– la possibilità o meno di impatti, anche cumulativi, su di un ecosistema rientrante tra quelli sensibili, ancorché l'opera o l’azione non sia localizzata in uno di essi;

– il possibile degrado del sistema e possibili impatti sulle componenti ambientali;

– le possibili perturbazioni con riguardo alle specie animali e vegetali prioritarie;

– le possibili misure mitigative degli impatti nonché di monitoraggio.

Orientativamente, gli aspetti che si dovranno valutare possono fare riferimento alle seguenti indicazioni.

 

Con riferimento all’intervento:

– quali siano la natura ed i fini del progetto;

– quali siano le dimensioni del progetto in termini di superfici impegnate temporaneamente o permanentemente e cubatura delle strutture;

– quali siano i flussi di input e output di materiali ed energia;

– quale sia la durata del programma di attuazione, compresi la costruzione, l'avviamento, il funzionamento,

lo smantellamento, il ripristino e il recupero.

 

Con riferimento all’ubicazione:

– quali siano le caratteristiche fisiche delle aree, naturali e antropizzate del luogo ove si colloca l’intervento;

– quali siano gli usi territoriali;

– quali siano le disposizioni date dalla pianificazione territoriale;

– quali siano gli elementi importanti dal punto di vista conservativo, paesaggistico, storico, culturale o agricolo;

– quali possano essere gli effetti combinati con altre fonti di disturbo presenti sul territorio.

 

Con riferimento alle potenziali fonti di impatto (quali residui e emissioni ci si attende vengano generati dalla costruzione e dal funzionamento):

– quali emissioni atmosferiche, scarichi idrici, rifiuti solidi, sottoprodotti, emissioni termiche, rumori, radiazioni;

– quali metodi vengono proposti per lo scarico e l'eliminazione;

– quali saranno le caratteristiche di accesso e traffico;

– quali materiali pericolosi verranno utilizzati, immagazzinati o prodotti.

 

Con riferimento all’habitat e alle specie (sulla scorta della mappa e della scheda descrittiva del sito):

– quali siano i territori soggetti a protezione o gli habitat della rete Natura 2000 interessati;

– quale distanza intercorra tra la zona di interesse ambientale e quella del progetto;

– quale influenza possa esserci sull’area protetta, o SIC o ZPS;

– quali siano le specie animali e vegetali prioritarie presenti;

– quale sia il livello di importanza ai fini della rete Natura 2000;

– quali possano essere i motivi di perturbazione sulle specie floristiche e/o faunistiche presenti;

– se sia significativo il livello di impatto, sulla scorta di una valutazione di adeguati indicatori.

 

Con riferimento alle modalità di mitigazione e di controllo:

– misure per ridurre, evitare o mitigare gli effetti negativi significativi

– misure per la verifica e il monitoraggio degli effetti del progetto.

Come orientamento per effettuare una verifica preliminare, si suggerisce di adottare una lista di controllo che prenda in considerazione in modo sistematico e oggettivo tutte le variabili possibili, esaminando anche eventuali alternative.

 

Art.3

PROCEDURA PER LA VERIFICA DI INCIDENZE SIGNIFICATIVE SU SIC E ZPS

Relazione di Verifica preliminare

Nel solo caso in cui si possa concludere a questo stadio che non vi siano significativi effetti sul sito è sufficiente presentare unicamente l’allegata scheda A, firmata dal professionista2 o dal legale rappresentante.

Diversamente, va redatta una relazione per la valutazione di incidenza, per considerare l’entità degli impatti sull’integrità del sito Natura 2000, con riguardo alla struttura del sito, alla sua funzione e agli obiettivi di conservazione, sulla scorta degli elementi di cui all’allegata scheda B. La relazione per la valutazione d’incidenza oggetto della scheda B deve essere firmata da uno o più esperti in materia che autocertifichino le proprie competenze nelle forme previste dal DPR 445/2000.

Il professionista è inteso come redattore e/o consulente; può quindi identificarsi o nel professionista che sottoscrive il progetto o nell’eventuale esperto consultato per la redazione della scheda.

 

Art.3 bis

PROCEDURA PER LA VERIFICA DI INCIDENZE SIGNIFICATIVE SU SIC E ZPS

Relazione di Verifica preliminare

SCHEDA A

DIMOSTRAZIONE DI SIGNIFICATIVITA’/NON SIGNIFICATIVITA’ DEGLI IMPATTI

(utilizzare un numero adeguato di pagine per una compilazione esauriente dei paragrafi)

1. Titolo del progetto e dati anagrafici dell’impresa/ente

2. Codice, denominazione, localizzazione e caratteristiche del sito su cui l’attività dell’impresa potrebbe incidere

3. Descrizione del progetto

4. Progetto direttamente connesso o necessario alla gestione del sito

5. Descrizione di altri piani o progetti che possano eventualmente dare effetti combinati

 

 VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ/NON SIGNIFICATIVITÀ DEGLI EFFETTI

6. Descrizione di come il progetto incida sul sito da solo o per azione combinata

7. Spiegazione del perché gli effetti non si debbano considerare significativi

8. Consultazione con gli organi e gli enti competenti in merito alle informazioni sul sito

9. Risultati della consultazione

 

DATI RACCOLTI PER L’INDAGINE SULLA SIGNIFICATIVITA’/ NON SIGNIFICATIVITA’ DEGLI EFFETTI

10. Responsabili dell’indagine sulla significatività/ non significatività degli effetti

11. Fonte dei dati

12. Livello di completezza delle informazioni

13. Luogo dove possono essere reperiti e visionati i dati raccolti per l’indagine sulla significatività/non significatività degli effetti

 

14. VALUTAZIONE RIASSUNTIVA

15. DICHIARAZIONE DEL PROFESSIONISTA O DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELL’IMPRESA


 Note per la compilazione:

1 Sottoscrivere la presente dichiarazione con le modalità previste dall’art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, (allegando copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore). La SCHEDA A va firmata dal professionista OPPURE dal legale rappresentante dell’impresa.

2: indicare le caratteristiche del sito su cui l’attività dell’impresa potrebbe incidere; se non incide su alcun sito indicare “nessun sito in relazione alla tipologia e alla localizzazione del progetto”

3: descrivere sinteticamente il progetto

4: rispondere SI o NO se l’attività dell’impresa è necessaria o comunque correlata alla gestione di un SIC o ZPS

5: indicare eventuali altri progetti unitamente ai quali l’intervento dell’impresa potrebbe incidere sul SIC o ZPS in relazione agli obiettivi di conservazione del medesimo

6: indicare le modalità con cui il progetto incide sul sito Natura 2000; se non incide su alcun sito indicare “nessuna incidenza in relazione alla tipologia e alla localizzazione del progetto”

7: compilare solo nel caso in cui gli effetti non si debbano considerare significativi

8: indicare gli enti competenti eventualmente consultati in relazione alle informazioni sul sito

9: indicare i risultati della consultazione al numero 8

10: indicare il/i nominativo/i di chi ha svolto l’indagine per valutare la significatività/non significatività degli effetti

11: indicare la fonte da cui si sono attinti i dati su cui si è basata l’indagine sulla significatività/non significatività degli effetti

12. indicare: complete, parzialmente incomplete, incomplete

14: riassumere sinteticamente le valutazioni conclusive dell’indagine

15: indicare una delle due conclusioni motivandola: a) “oggettivamente non è probabile possano verificarsi effetti significativi sul sito Natura 2000”; b) “le informazioni acquisite attestano o suggeriscono che effetti significativi sono probabili o che non esistono sufficienti certezze riguardo all’adeguatezza della valutazione effettuata”.


Se l’indagine si conclude con l’esito di cui al punto b) sarà necessario produrre una relazione sulla valutazione di incidenza redatta secondo le indicazioni della scheda B.

 

Art.4

PROCEDURA PER LA VERIFICA DI INCIDENZE SIGNIFICATIVE SU SIC E ZPS

Valutazione di Incidenza

SCHEDA “B”

RELAZIONE PER LA VALUTAZIONE D’INCIDENZA

Riguardo al campo geografico di applicazione delle disposizioni relative all’obbligatorietà della presentazione della relazione ai fini della valutazione d’incidenza, si evidenzia che la necessità di redigere la relazione stessa non è limitata a piani e progetti ricadenti esclusivamente all’interno dei territori proposti come SIC o ZPS, o Parchi e Riserve Regionali, ma riguarda anche interventi che, pur sviluppandosi al di fuori di tali aree, possano comunque avere incidenze significative su di esse.

La metodologia delle valutazioni di incidenza può ispirarsi a quella prevista per la Valutazione di Impatto Ambientale.

La relazione si articolerà con attenzione ai seguenti aspetti.

1) Relazione illustrativa (ripresa dalla modulistica tecnica di presentazione del progetto)

2) Relazione tecnica (ripresa dalla modulistica tecnica di presentazione del progetto)

3) Descrizione quali-quantitativa degli habitat e delle specie faunistiche e floristiche per i quali i siti sono stati designati

4) Analisi degli impatti diretti e indiretti che il progetto produce sugli habitat e sulle specie faunistiche e floristiche:

5) Misure di mitigazione e/o misure di compensazione

6) Alternative prese in considerazione

7) Misure per la verifica e il monitoraggio degli effetti del progetto.

La relazione per la valutazione d’incidenza oggetto della scheda B deve essere firmata da uno o più esperti in materia che autocertifichino le proprie competenze nelle forme previste dal DPR 445/2000 ed alleghino uno specifico curriculum autocertificato.