20.12.2003
MANIFESTO PER LE ELEZIONI EUROPEE 2004


Approvato dal 15mo Consiglio della Efgp
Lussemburgo, 8 novembre 2003

UN'EUROPA MIGLIORE,
DIPENDE DA TE!

I Verdi fanno la differenza in Europa. Il risultato delle elezioni europee del 2004, che si svolgeranno in un'Europa allargata a 25 paesi, è decisivo per il nostro futuro comune. I Verdi si sono schierati fin dal primo momento per l'allargamento. La riunificazione dell'Europa dopo la caduta del muro di Berlino era e rimane uno dei doveri principali dell'Unione. Nel costruire un'Unione più tollerante, orientata al bene della società, ecologica e democratica, l'impegno dei Verdi è decisivo.

Una presenza forte dei Verdi nell'Unione europea è la garanzia migliore di una globalizzazione soggetta a regole di giustizia. Crediamo che le norme dell'economia e del commercio debbano avere come obiettivo il benessere ecologico e sociale.

Noi Verdi vogliamo che l'Ue e l'Europa intera si distinguano nella promozione della pace, della solidarietà, del rispetto per la diversità e per l'uguaglianza, in un mondo che si scopre sempre più fragile e diviso, che ha bisogno oggi di proposte concrete per guardare a un futuro giusto e sostenibile. I Verdi promuovono una politica estera europea indipendente e coesiva, fondata su valori democratici ed ecologici.

L'Europa deve assumersi le proprie responsabilità per l'ambiente e, sulla base di ciò, predisporre cambiamenti radicali nelle proprie politiche energetiche e dei trasporti. Occorre abbandonare il nucleare, e sostituirlo con alternative più pulite e più sicure. Il futuro appartiene a sole, vento, biomasse e altre fonti rinnovabili.

L'Europa che noi vogliamo è aperta e tollerante, a difesa della diversità, sia naturale che culturale. A livello locale, europeo e internazionale la nostra Europa promuove alti standard sociali e ambientali, che prevalgono sugli interessi commerciali.
Nella nostra Europa lo stato di diritto e i diritti delle comunità e degli individui sono più forti della potenza militare e del controllo economico. In questo senso, i Verdi fanno la differenza. Con il contributo di tutti nelle elezioni europee del 2004, il ruolo dei Verdi nelle scelte del futuro sarà ancora più decisivo.

Il nuovo patto costituzionale deve rendere l'Europa più responsabile, trasparente e democratica e la porterà vicino ai suoi cittadini. Siamo convinti che la Convenzione che ha elaborato la proposta di una nuova Costituzione europea si sia mossa nella direzione giusta. Ha prodotto un documento di importanza epocale. L'incubo di Nizza – dove si pretese di decidere il contenuto del trattato con superficialità e senza trasparenza – deve essere superato. La nostra posizione è che la Costituzione europea debba entrare in vigore a mezzo di un referendum.

Per rendere più Verde l'Europa, non esiteremo ad avvalerci della clausola costituzionale che obbliga la Commissione a proporre una legge europea quando lo chiedono un milione di cittadini. Fa parte dei nostri obiettivi dare più potere alla cittadinanza, in una democrazia partecipativa, esaltando il ruolo della società civile e delle organizzazioni non governative.

Vogliamo un'unione sociale basata sui principi fondamentali dell'eguaglianza e della solidarietà e un'Unione europea che si impegna per uno sviluppo ecologico e sostenibile dell'intero continente.

Secondo la nostra visione, l'Ue deve diventare sinonimo ed emblema di pace. Deve essere un soggetto di riferimento nella costruzione della pace, nell'ambito di una situazione internazionale segnata da una forte instabilità.
Sono obiettivi dei Verdi:

1. LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE

In questo campo abbiamo due priorità. In primo luogo, disponibilità di cibo SANO, SICURO E DI QUALITA' per tutti. Per questo continueremo a lavorare per una riforma radicale della Politica Agricola comune (Pac), per orientare la produzione verso il biologico, i prodotti tipici e lo sviluppo rurale sostenibile. Ciò, allo scopo anche di tutelare i diversi paesaggi d'Europa e proteggere la biodiversità.

Vogliamo mettere il consumatore AL PRIMO POSTO, e per assicurare cibo sano per tutti, si dovrà tutelare i diritti degli animali, sia nell'allevamento che nel trasporto. Occorre impegnarsi perché il consumatore sia difeso attraverso una etichettatura che consenta la tracciabilità dei prodotti. Ovviamente, i Verdi sostengono il principio di precauzione, pertanto rifiutano l'impiego alimentare di organismi geneticamente manipolati (ogm). Intendiamo mettere l'industria chimica davanti alle sue responsabilità, per quanto riguarda le sostanze che produce e dei processi impiegati per ottenerli.

Seconda priorità è un CAMBIAMENTO DELLE POLITICHE ENERGETICHE. Ci impegneremo per superare il trattato Euratom, anacronistico e favorevole al nucleare. Lavoreremo incessantemente per fare in modo che i nostri governi si adeguino al Protocollo di Kyoto, come primo passo verso una radicale riduzione delle emissioni di anidride carbonica. L'Ue si trova in prima linea nella lotta ai mutamenti climatici – soprattutto grazie al lavoro dei Verdi. Un lavoro che va rilanciato, attraverso un Patto di stabilità europeo per il clima. L'Unione deve continuare a confrontarsi con gli impegni di Kyoto, ma anche convincere gli altri paesi a sottoscrivere il Protocollo. Bisogna riformare il nostro sistema di trasporti, per incrementare l'efficienza e ridurre l'inquinamento. È fondamentale per la stabilità del clima e per scongiurare estati sempre più calde, alluvioni catastrofiche e le loro conseguenze.

Vogliamo una migliore qualità della vita per tutti. È fondamentale modificare il sistema fiscale: ridurre le tasse sul lavoro e introdurre tasse sull'inquinamento.

2. PER UNA DIMENSIONE SOCIALE VERDE

Obiettivi dei Verdi si impegnano per costruire e RAFFORZARE LE COMUNITA' E RENDERE VIVIBILI LE CITTA'; per la SICUREZZA SOCIALE ED ECONOMICA per tutti i cittadini d'Europa e lo sviluppo di SUSSIDI REGIONALI E STRUTTURALI europei, in modo da rendere concreta la SOLIDARIETA' a livello europeo.
Le politiche sulla concorrenza dell'Unione vanno modificate in modo da tenere conto di parametri sociali ed ecologici.

Punto di riferimento delle politiche Verdi è l'inclusione sociale e servizi pubblici di base efficienti per tutti. Le politiche sociali e del lavoro dei Verdi prevedono un'attenzione particolare alle donne, essendo la tutela degli interessi di entrambi i generi parte integrante di tutte le nostre politiche. È importante che la politica si faccia carico dell'esigenza di conciliare il tempo del lavoro con quello della famiglia, in particolare offrendo asili nido e scuole per l'infanzia accessibili a tutti. I Verdi sostengono che le persone diversamente abili abbiano diritto a una vita normale. Devono essere rimosse le barriere sul lavoro e nelle città. Siamo per una sanità efficiente, per il diritto di tutti a utilizzare l'acqua, il gas e l'elettricità; pensioni dignitose per i più anziani; il diritto all'istruzione; la sicurezza del posto di lavoro; una flessibilità dei tempi favorevole alle esigenze del lavoratore; la tutela della vita e della salute sul lavoro; salari di base e condizioni di lavoro dignitosi; dare vita a un' assistenza sociale solida, nella tradizione dello stato sociale, che includa politiche di solidarietà e solide regole di mercato. Siamo contrari al dogma neoliberista che lascerebbe tutto al mercato. Noi Verdi lavoreremo per garantire che i Fondi strutturali e regionali vengano utilizzati per garantire l'inclusione sociale.

3. SVILUPPARE LA DEMOCRAZIA

Sviluppare la democrazia significa DARE POTERE AI CITTADINI. Significa che noi Verdi dobbiamo mettere al primo posto la tutela dei diritti dei cittadini, i diritti umani, i diritti delle donne e delle minoranze. Queste ultime devono essere integrate, la loro diversità, i loro diritti culturali devono essere rispettati. Promuoveremo una democrazia di partecipazione aperta alla società civile e alle organizzazioni non governative. Per quanto riguarda la giustizia europea e la collaborazione tra le forze di polizia, chiediamo più garanzie sui diritti. Ci impegneremo con ogni mezzo per assicurare che la Carta dei diritti fondamentali venga applicata in ogni sua parte. I paesi che accedono all'Unione devono rispettare pienamente l'esigenza di istituzioni pubbliche stabili e garantire democrazia, giustizia e il rispetto dei diritti umani.

Nella nostra concezione di un'Europa tollerante e aperta non c'è spazio per gli atteggiamenti intolleranti di forze politiche di estrema destra o movimenti antidemocratici di ispirazione violenta, nazionalista o religiosa. Tutti i cittadini - senza distinzione di genere, colore, condizioni fisiche, preferenze sessuali, religione, lingua, origine o cultura – hanno diritto a pari diritti civili e politici. Tutti i cittadini non europei, che risiedano legalmente nel territorio dell'Unione, dovrebbero avere il diritto a diventare cittadini europei nel giro di cinque anni. Immigrati di lunga permanenza, privi di status legale, devono avere la possibilità di regolarizzare la loro posizione.

L'Ue gioca un ruolo importante nella lotta alla criminalità internazionale. Tuttavia, il rafforzamento della cooperazione tra le polizie e tra i tribunali non deve avvenire a scapito dei diritti civili. L'introduzione del mandato di cattura europeo non ha tenuto conto delle tutele previste dalle procedure di estradizione. I Verdi chiedono processi giusti.

Per riassumere: per noi Verdi, DEMOCRATIZZARE L'EUROPA significa più solidarietà tra le persone; più trasparenza; più responsabilità e controllo democratico da parte del Parlamento europeo. Significa più collaborazione tra i diversi poteri, competenze decentrate per le regioni e le città; più democrazia partecipativa, anche attraverso i referendum. Infine, libero accesso per tutti alla creazione e alla fruizione dei mezzi di comunicazione, come momento fondante del processo democratico.

4. RAFFORZARE LE POLITICHE DELLA PACE

i Verdi credono che l'Europa debba adoperarsi per la prevenzione dei conflitti, invece che avventurarsi in aggressioni preventive.

I Verdi in Europa sono per il multilateralismo e il disarmo. Ci opponiamo alle armi di distruzione di massa e vogliamo liberare il nostro continente dalla loro minaccia. Ci adoperiamo per prevenirne la proliferazione. Le esportazioni di armi devono essere sottoposte a stretto controllo. I Verdi chiedono di fermare il traffico di piccole armi e mine antiuomo. Crediamo che l'Europa debba sempre agire in uno spirito di pace, e che l'Unione debba dare alta considerazione alla presenza di nazioni neutrali al suo interno.

I Verdi contribuiranno a un'Europa che promuove solidarietà internazionale e cooperazione. Per questo si adoperano per una politica estera europea autonoma e coesiva che difenda diritti umani e valori democratici, sociali ed ecologici. Noi Verdi sosterremo la formazione di corpi di pace europei da impiegare nella prevenzione dei conflitti. Ciò implica un sostegno concreto ai paesi poveri, per un giusto equilibrio economico tra i paesi del mondo.

Le politiche della pace devono essere fondate sulla mediazione, la diplomazia e una gestione efficiente dei conflitti, il rispetto delle diversità, un sistema economico giusto e una giusta condivisione delle risorse, oltre a una attenta gestione delle fasi post-belliche.

Infine, noi Verdi crediamo che l'Onu sia l'istituzione meglio qualificata per affrontare questioni globali, e nella promozione di una politica comune europea, sosteniamo che le iniziative internazionali dell'Europa debbano essere sottoposte al controllo dell'Onu.

5. PER UNA GLOBALIZZAZIONE DAL BASSO

Per noi Verdi l'Ue deve impegnarsi per dare regole giuste all'attuale assetto della globalizzazione. Nell'ambito di istituzioni come la Banca Mondiale e l'Fmi l'Ue può già operare per il cambiamento. Serve una tassa tagliata sul modello della Tobin tax. Occorre governare l'economia del mondo e renderla più sostenibile, sottoponendola al controllo democratico.

Rispetto al commercio internazionale, crediamo che le aziende debbano assumersi responsabilità e sottoporsi a regole certe. Il ruolo dell'Europa nei rapporti tra in Nord e il Sud del mondo deve essere valorizzato. Nel regolamentare il commercio, particolare attenzione va riservata alla qualità del cibo e delle condizioni di vita degli agricoltori.

Crediamo che le economie regionali e locali meritino maggiore attenzione. Analogamente ci adopereremo per tutelare la diversità culturale, per esempio attraverso incentivi alla radiotelevisione pubblica e all'industria cinematografica.