Da “Cogito” di sabato 01 dicembre 2007

La legge va modificata.

A due anni dallo scioglimento del Consiglio comunale di Afragola cosa è cambiato?” Questo il tema del dibattito organizzato da Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione comunista e Movimento laici e progressisti nella sala teatro dell’Addolorata in piazza Castello. A provare a dare risposte alla domanda, oltre ai referenti locali, Amedeo Savastano (Verdi), Peppe Castiello (Comunisti italiani), Vittorio Mazzone Rifondazione comunista) e Antonio Cuccurese (Movimento laici e progressisti), moderati dal direttore di cogito, Antonio Iazzetta, c’erano il Segretario della Commissione bicamerale antimafia, Tommaso Pellegrino, il Presidente della Commissione ambiente del Senato, Tommaso Sodano, e il Deputato dei Comunisti italiani, Giacomo De Angelis. “Aspettiamo ancora risposte alle nostre domande per capire perché è stato sciolto il Consiglio comunale” ha detto Mazzone per il quale “è evidente che lo scioglimento fu legato anche alle continue pressioni che arrivavano da Alleanza nazionale” Ha chiesto interventi legislativi che cambino la legge che regola lo scioglimento dei Consigli comunali, Peppe Castiello, per il quale “la gente ha paura di candidarsi perché teme di essere marchiata da un’infamia solo per motivi politici”.

Risposte alle motivazioni dello scioglimento e all’eliminazione di quelle motivazioni sono state chieste anche da Cuccurese per il quale “è chiaro che le continue pressioni della Destra favorirono uno scioglimento che apparve inspiegabile visto che ad Afragola già c’era un Commissario prefettizio” Ha invitato a guardare al futuro il Presidente dei Verdi di Afragola, Amedeo Savastano, per il quale “quello che è accaduto in passato deve essere uno stimolo a evitare gli errori commessi e a puntare su un’Amministrazione che metta la legalità al primo punto della sua agenda politica” La posizione del rappresentante afragolese del Sole che ride è stata appoggiata dal Senatore Sodano per il quale “è giusto guardare avanti e creare le condizioni per far si che i cittadini tornino al voto perché, come ha giustamente detto Iazzetta all’inizio del dibattito, ad Afragola si torna al voto dopo sette anni e la gente si è quasi dimenticata di come si vota”.

D’accordo anche De Angelis per il quale “la legge che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Afragola è da rivedere perché non sempre è efficace e tempestiva come dimostra il caso di Casalnuovo dove i condizionamenti sono evidenti eppure non è ancora arrivato nessuna decisione ufficiale in merito". Sull’opportunità di modificare la legge si è detto d’accordo anche il Segretario della Commissione bicamerale antimafia, Tommaso Pellegrino, sottolineando che “le modifiche sono già all’attenzione delle Commissioni competenti, pur se non bisogna dimenticare l’importanza di una legge che ha permesso di sciogliere Consigli dove era davvero forte l’ingerenza della malavita". Per Pellegrino “è importante che, agli scioglimenti, seguano indagini accurate, l’individuazione e le punizioni per i responsabili di collusioni, altrimenti i cittadini, giustamente, perdono la fiducia nelle Istituzioni e nelle leggi dello Stato