A TU PER TU CON… RICCARDO GUARINO

Carpisa Yamamay Jaked Sport

A TU PER TU CON… RICCARDO GUARINO

L’IDENTIKIT DI RICCARDO
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 18 maggio 1977
Segno zodiacale: Toro
Sport praticati: calcio, pallanuoto
Hobby: viaggiare
Libro preferito: “Al di là del bene e del male” di Friedrich Nietzsche
Film preferito: “Così parlò Bellavista”
Attore preferito: Totò
Attrice preferita: nessuna
Paesi visitati: Austria, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Malesia, Montenegro, Norvegia, Santo Domingo, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Thailandia
Autovettura: Mercedes Sprinter coupè
Colore preferito: azzurro
Piatto preferito: linguine ai frutti di mare

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“Prigionieri dentro la Circumflegrea”, titolava un quotidiano web il 18 febbraio 2016. Quel giorno la città di Napoli ha fatto ridere tutta l’Italia. Cosa era accaduto? Il personale era andato a casa e aveva chiuso i cancelli della stazione prima dell’arrivo del treno, che era in ritardo.
E’ successo anche questo, purtroppo, nella città più bella e maltrattata del mondo.
“La gente ha il diritto di fare una vita normale in una città normale”, dice Riccardo Guarino. E’ con questo obiettivo che ha fondato l’Associazione Rinascimento Partenopeo, di cui è presidente. “I nostri soci hanno tutti competenze specifiche, conditio sine qua non per tutelare i diritti del consumatore”.
Riccardo è avvocato. Con il dono dell’ubiquità. Quattro studi legali in altrettante città diverse: Milano, Roma, Napoli, Palermo. Ed è anche assistente di Diritto Pubblico alla Federico II. Ma per chi ama il calcio, e in particolare quello femminile, è soprattutto il presidente del Napoli Carpisa Yamamay.
Alle tartarughine di Geppino Marino, che inseguono il sogno di tornare in serie A, non poteva andare meglio: Riccardo Guarino è uno specialista in promozioni. Ne ha collezionate addirittura 12, prima come portiere di pallanuoto, poi come presidente del Napoli Calcio Dream Team. “Anche tecnicamente le nostre ragazze sono in buone mani, anzi ottime: Marino è un allenatore che potrebbe far bene in qualsiasi categoria. Grandissima professionalità. L’ho capito – precisa Guarino – sin dai primi giorni del ritiro precampionato”.
A Serino Riccardo ha anche visto “negli occhi di tutte le nostre ragazze quella convinzione e quella determinazione indispensabili per portare a felice conclusione il nostro progetto. Quella parola, però, per scaramanzia non voglio pronunciarla”.
La parola è “promozione”. Ma ce ne sono altre quattro, impronunciabili per lo stesso motivo, nella testa del presidente per la stagione 2018-19: vittoria della Coppa Italia.
Oltre che superstizioso, Riccardo si definisce “ottimista per natura”, ma basta ascoltare quello che dice per capire che bisogna aggiungere alla sua autocertificazione caratteriale anche gli aggettivi generoso, altruista e disponibile.
Ed è in possesso, Riccardo, di una dote indispensabile per il presidente di una squadra di calcio: “Io voglio bene in egual misura a tutte le mie ragazze”.
Quindi, per forza di cose, abbiamo dovuto ricorrere alle tenaglie per tirargli fuori apprezzamenti sulle singole tartarughine, e cioè: “Sara Del Giudice negli ultimi anni ha fatto progressi incredibili, e Sara Sibilio per la sua concezione di interpretare lo sport mi ricorda Paolo Maldini”.
Riccardo, da sempre tifoso azzurro (“Sarri ha fatto crescere i nostri giocatori, Ancelotti gli ha dato la consapevolezza della loro forza”) tuttavia non sa che tra le sue ragazze si annida gente che nel cuore ha altri colori calcistici. Prendiamone una caso: Maria Rosaria Russo, tifosissima della Roma e di Totti. Quello che Riccardo dice sull’ex capitano giallorosso può valere per Mary più di un premio-partita: “Totti è il calcio. C’è una sola cosa che non quadra nella sua carriera: non gli hanno dato il Pallone d’Oro che meritava più di tanti altri che lo hanno ricevuto”. Ed ancora: “Totti sta alla Roma coma Maradona sta al Napoli”.
Un buon presidente pensa anche al futuro della propria squadra. Riccardo e Chiara, la sua splendida consorte, hanno fatto sì che il Napoli Femminile possa contare tra qualche annetto anche su Alice e Aurora Guarino, rispettivamente anni 6 e uno mezzo.
Riccardo Guarino, tuttavia, è principalmente un padre assennato: “Sarei felice se giocassero a calcio, ma lo sport se lo sceglieranno loro”.