La tutela di marchi, brevetti e diritto d’autore è alla portata di tutti: tante le misure e gli incentivi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’UE, con lo scopo di aiutare i singoli e le PMI e anche di far crescere la consapevolezza che questi strumenti sono i migliori alleati per la crescita del proprio business.
Pubblichiamo volentieri articolo di argomento di sicura attualità di Michele Arpaia:
Le ultime settimane hanno visto l’attenzione mediatica europea concentrarsi sul voto all’Europarlamento della cosiddetta “direttiva sul copyright” che – in generale – ha riacceso l’attenzione sul diritto d’autore. Con l’ingresso pieno dell’umanità nell’era digitale, i diritti e gli aspetti economici collegati non possono rimanere fuori. Ben venga, quindi, questo primo importante passo verso regole chiare per i grandi del web (motori di ricerca e social network in primis) e maggiori tutele per chi, artista o giornalista, vede i propri contenuti sfruttati senza ottenere un’equa ricompensa.
L’era digitale, però, non ha stravolto solo la vita di musicisti e articolisti; ha anche cambiato il mercato dei beni e servizi. Da una parte, grazie ad internet, oggi anche una piccola azienda può vendere i propri beni dall’altra parte del mondo; di contro, anche la concorrenza è diventata globale. Ecco che nei prossimi anni diventerà sempre più necessario, per ogni attore economico, tutelare il proprio know-how, i propri asset immateriali, fatti non solo dal nome e dal logo che contraddistinguono la propria attività, ma da quell’insieme di fattori che permettono di distinguere i propri prodotti e difenderli da chi (avendo a disposizione manodopera a basso costo e un sistema fiscale favorevole) è pronto ad invadere quei mercati e quei settori merceologici in cui l’Italia domina.
Basta prendere ad esempio l’economia della nostra regione: i vini DOP e il comparto agroalimentare rappresentano al meglio le capacità imprenditoriali dei nostri territori e, se guardiamo ai distretti (a volte nicchie) orafo, dell’abbigliamento e del calzaturiero, dobbiamo riconoscere il forte valore aggiunto che siamo capaci di dare a prodotti di largo consumo. Inoltre, a fianco dei settori tradizionali, la meccatronica, l’informatica, la nautica, il bio-farmaceutico, rappresentano per la Campania aree di sviluppo ad alto potenziale.
Tutto questo, però, ha bisogno della giusta difesa. Le “eccellenze” che esportiamo nel resto del mondo devono uscire dalle nostre aziende forti di quella tutela giuridica data dai brevetti, dai marchi e modelli registrati, dalla protezione della proprietà intellettuale.
Il design, il packaging, il processo produttivo, il segreto industriale, sono frutto di un grande sforzo aziendale e non possono rimanere fuori da un’adeguata salvaguardia che, sia a livello nazionale che europeo ed internazionale, è riconosciuta e concessa da organismi quali gli uffici per la proprietà intellettuale. Pensiamo alle nuove abitudini dei consumatori, a quanto incide nella scelta una campagna pubblicitaria, il sito web, una confezione particolare, una versione migliorata o diversa di un prodotto di largo consumo, capace di dare valore aggiunto a ciò che vogliamo vendere.
La tutela di marchi, brevetti e diritto d’autore è alla portata di tutti: tante le misure e gli incentivi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’UE, con lo scopo di aiutare i singoli e le PMI e anche di far crescere la consapevolezza che questi strumenti sono i migliori alleati per la crescita del proprio business.
Michele Arpaia