IL SIGNIFICATO DELLA SCOMPARSA ON.LE ARNALDO FORLANI : TRATTI DI UN PROTOBILANCIO
“Ultimo premier Marchigiano e tra i più longevi Leaders democristiani
Con la scomparsa di Arnaldo Forlani, avvenuta giovedi 6 luglio u.s. alla
veneranda età di 97 anni (Pesaro 8.12.25- Roma 6.7.2023), si chiude
definitivamente un’era soggettiva ed oggettiva. Si cerca di tratteggiare un primo
sommario, dichiaratamente approssimativo ed emotivamente partecipata – per
la vicinanza alla Famiglia, ed in modo affatto particolare al Sen. Alesssandro
Forlani, Figlio primogenito e astretto da risalente assidua frequentazione con la
intera Marca Picena (Unione dei territori provinciali di Macerata, Fermo e
Ascoli Piceno)
Con la morte di Arnaldo Forlani, ma certo non del suo lascito, ha fine per
naturale consunzione, non solo una delle più brillanti carriere politiche del
dopoguerra, ma anche l’età d’oro della Ia Repubblica (1948-1992), stereotipo
invalso più tra i cronisti giudiziari che tra studiosi di storia costituzionale,
memori di distinzione storiografia latina pretacitiana tra cronaca minuta e
Storia,; la Storia si scrive dopo almeno un trentennio e viene perennemente
ritrascritta per le future generazioni.
Il secondo semestre del corrente A.D. 2023, non si limita a segnare il trentennale
del Proditorio arresto paterno di Franco F,co Bartolomei, direttore dipartimento
interfacoltà diritto pubblico all’ Ateneo maceratese, facoltà Giurisprudenza,
ordito da Procura Ancona, in quanto falsamente additato in sede di
interrogatorio preliminare in avvio II.PP a “affarista di stampo forlaniano”,
stabilmente inserito in suo enturage (sic!), bensì soprattutto della scomparsa da
Scena politica nazionale, europea e internazionale del Grande Marchigiano.
Arnaldo Forlani , eletto alla Camera per la prima volta nel 1958 e indi rieletto
per 8 volte consecutive con ampi margini, aderente al gruppo parlamentare DC,
non è stato una meteora né un improvvisato “Enfant prodige”; militante DC a
Pesaro sin dalla giovinezza per due volte Segretario nazionale del Partito di
maggioranza relativa (1969-73; 1989-92), ricopre la carica di autorevole Ministro
Repubblica prima in dicastero senza portafoglio delle partecipazioni statali, poi
quello della Difesa (1974-76) e infine al Ministero degli Affari esteri, titolare della
Farnesina, in cui circondandosi di valido staff , accresce il prestigio
internazionale del Paese.
Assurge a fama internazionale con designazione a Presidente Consiglio Ministri
(18/10/1980-28/06/1981 – ultimo Premier democristiano, ante laico repubblicano
il fiorentino G. Spadolini, secondo marchigiano dopo F. Tambroni (1901-1963)
iniziale mentore – data in cui è indotto a rassegnare le dimissioni dall’incarico
apicale per scandalo innescato dal ritrovamento a “Villa Wanda” elenchi iscritti
a Loggia massonica cd.P2 del Gran Maestro Grand’Oriente d’Italia, Licio Gelli
aretino-argentino (Commissione parlamentare d’inchiesta cd. Anselmi e relativa
legge scioglimento Associazione privata non riconosciuta, in base a opinabili
indici di segretezza; dissenziente Prof. Avv. M.S Giannini, già capo di gsbinetto
di Nenni al MINISTERO PER LA COSTITUENTE nel biennio di snodo 1946-48 e
poi Ministro funzione pubblica a PALAZZO VIDONI nel 1978, Premier F Cossiga.
Giannini acuto giurista giudica del tutto inadeguato lo strumento normativo ,
nonché opinabili per estrema vaghezza i presupposti di operatività, facendo
constatare ai settori di qualificati Operatori diritto che i principali pubblici
poteri, Partiti politici e Sindacati nazionali, continuavan a rivestire forma
inadeguata rispetto a funzione effettivamente esercitata, in ispregio a dettato
costituzionale )
Forlani ha contrassegnato in maniera al contempo improntata al “softpower” e
indelebilmente significativa, la centrale stagione politica intercorsa dal 1972
(Patto di San Ginesio – MC/PP, con On. Ciriaco De Mita, altro leader emergente
DC, generazione postdegasperiana e dei “cavalli razza” i proff,ri A. Fanfani e Aldo
Moro, ucciso da BR nel 1978, Ministro Interni F. Kossiga) al febbraio 1992 (avvio
di cd. Mani pulite con l’arresto di M. Chiesa) Tale Chiesa, Pres.te in quota PSI
del meneghino storico “Pio Albergo Trivulzio” viene arrestato e condotto subito
in manette al carcere di San Vittore, su ordine custodia cautelare chiesto al
GIPdalla Procura repubblica presso il Tribunale Milano, in base a
accertamenti patrimoniale GdF condotti in sede di contenzioso coniugale,
abilmente strumentalizzati da dr. Tonino di Pietro, PM da manette facili e
metodi sbrigativi, ora exOn.le, Ministro e persino Leader di Movimento
partitello – IV, acronomo di oggi risulta intestatario di villa agreste, cantina
vitivinicola e trattori annessi, in quel di Montenero di Bisaccia, minuscolo
comune molisano, in provincia CB).
Nel contesto internazionale, l’Italia (periodo 1973-78 ), ribadita la fedeltà
atlantica con vista europea, di matrice degasperiana, nonché il dialogo
diplomatico col mondo arabo-fede e i Paesi cd. non allineati (Jugoslavia, India,
Albania e , dopo ’66 anche Cuba e Cina subisce lo shock petrolifero mondiale
con devastanti effetti socio-economici.
Tuttavia la regione di modesta consistenza demografica e ridotta estensione
territoriale di provenienza di Arnaldo Forlani – quelle Marche, unica regione al
Plurale post distacco del Molise (legge costituzionale 1962), con Zona
Montefeltrina (PU, da Senigallia a Fossombrone, passando per nevralgica Fano)
al Nord, Provincia Dorica da Osimo a Fabriano etc; e Provincia Picena allargata,
il Leader nazionale ha inteso offrire sempre una rappresentanza unitaria in
Parlamento nazionale, inibendo il divampare di arcaiche rivalità terrioriale o mai
sopiti campanilismi localistici (cfr. disputa Fermo versus Ascoli), assicurando
così n peso politico accentuato, in linea col noto brocardo che i “voti si pesano e
non si contano” numericamente in via analitica.
In tale iperproblematico contesto le Marche si afferma come regione marginale,
ma non periferica, purtuttavia sempre in leggero ritardo con gli appuntamenti
della Storia (ex Stato Pontificio, privo in vari capoluoghi di autentici moti
risorgimentali e dal secolo XIX dall’indole conformista, propria del ceto
impiegatizio; i Maceratesi, marchigiani per antonomasia a Roma, rinomati
gabellieri del Pontefice (lo stesso famigerata Tangentopoli divampa ad Ancona,
nell’agosto 1993, non nel febbraio 92, perdipiù in base a collaborazione delatoria
di avvocato faccendiere tal Di Matteo, allora funzionario regionale al Pirellone).
Lucrando i “vantaggi del ritardatario”, Le Marche forlaniane vivono proprio a
partire da inizio anni’70, costante inarrestabile processo di sviluppo socio-
economico, in controtendenza nazionale ed europea, in quanto in precedenza
erano state solo accidentalmente e con disuniformità (cd. macchie leopardo)
coinvolte nel “Miracolo economico Nazionale” (1954-1964), incentrato in
Triangolo Industriale (TO-MI-GENOVA).
La Regione Marche, senza ingenti sussidi statali (Cassa Mezzogiorno), dà vita
all’inedito fenomeno PMI, cioè la piccola e media impresa manifatturiera di
connotazione prevalentemente artigianale (all’inizio per eludere applicazione
statuto lavoratori 1970), per di più a conduzione familiare, che ha una vis
espansiva verso nord sino a Veneto intero e litorale triestino, e verso sud sin
Puglia e Basilicata metapontina.
Forlani esce di scena dopo il ben noto interrogatorio – in diretta TV nazionale,
in stretto ossequio ai dettami del Circuito mediatico-giudiziario –da parte del
Tonino nazionale nel processo dibattimentale al dr. S, Cusani, per lo scandalo
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del finanziamento ENIMONT, dopo operazione di concambio gestita dal
fedelissimo andreottiano Consigliere di Stato Piga, morto improvvisamente a
Cortina d’Ampezzo in fragente non del tutto cristallino.
Ebbene chiudo col ricordo personale della prima volta, a inizio giugno 1982,
appena maggiorenne, che partecipando da mero spettatore al Congresso
nazionale DC, palazzetto sport Roma Eur, ho apprezzato la sottile pacata
oratoria del Nostro Leader marchigiano; Egli intervenendo per illustrare le
ragioni di sua ricandidatura a Segreteria Nazionale, a fronte dl coetaneo Ciriaco
De Mita, già esponente Corrente di Base, prima di esser additato qual “filosofo
della Magna Grecia” dal Senator a vita G. Agnelli, debuttando al microfono in
ambone centrale, disse: “ Amico, amico Caro Ciriaco, non potrei nutrire aktro
che sentimento di schietta amicizia…per il mio sfidante..”!
Altri tempi, altri stili, altri temperamenti, poi dopo Silvio Berlusconi, un altro
caspostipite della nostra Identità collettiva lascia la scena; speriamo che il suo
copione sia riletto spesso nell’immediato prosieguo, giacchè Italia meloniana e
Europa di >Metzola e Meyer hanno bisogno del “modello Marche”, ma non
penso quello impersonato dal Governatore F. Acquaroli da Potenza Picena, stile
veterodemocristiano più rassegnato dell’immagine sfaltamente percetta di A.
Forlani SIR sr.
Macerata-Civitanova Picena- Roma, 10 luglio 2023.
NEOPOPOLARISMO LIB.LAB – Associazione NEW FRONTIER”
Comitato direttivo Raggruppamento ancora embrionale :
Dr. Francesco MASSI, Sig. Augusto CIAMPECHINI, Prof. Jacopo-Severo
BARTOLOMEI dr. Ivano Sacconi, geom. A, Cuppoletti, arch . R. Giannoni + altri aderenti;