CULLE SEMPRE PIÙ VUOTE I PARTITI HANNO MESSO LA TESTA SOTTO LA SABBIA.Articolo di Antimo Manzo Pubblicato sul “il Riformista”

Testo imtegralamente tratto da”il Riformista del 22.10..24

Di Antimo Manzo

In un suo intervento Antonio Fazio, ex governatore della Banca d’Italia, disse
che secondo la previsione più favorevole“la popolazione italiana tra il 1997 e
il 2020 diminuirebbe di circa 1,4 milioni di unità nonostante un saldo migratorio estero
positivo”. Invece, secondo l’ipotesi più negativa, “la popolazione italiana potrebbe
addirittura diminuire nello stesso periodo di 4,4 milioni di unità”. Prospettive che,
ammonì, “obbligano a una vera rivoluzione nell’organizzazione sociale”.

Per molti, se non per tutti, questo è quanto ha detto recentemente l’attuale governatore
Fabio Panetta. Invece quelle parole furono pronunciate da Fazio a febbraio del
1999, in occasione dei 60 anni della Società italiana di statistica. I dati effettivi hanno sostanzialmente
confermato quelle previsioni. In questi ultimi 3 anni l’andamento demografico
è ancora più preoccupante, con la costante riduzione dei residenti di cittadinanza
italiana, con una denatalità crescente dal 2008 e con maggiore incidenza dei residenti
di origine straniera.

In un paese “normale”, nei 25 anni dalla relazione del governatore Fazio si sarebbero
potute programmare e attuare politiche efficaci sia per contrastare il calo demografi co
sia per gestire i fl ussi migratori. Invece sappiamo come è andata: è stata messa la testa
sotto la sabbia.

I vari governi di questo lungo periodo si sono “distinti” per l’inconcludenza
delle politiche di sostegno alle famiglie e di miglioramento dei servizi, soprattutto sociali,
affondando nelle sterili polemiche tra i presunti nostalgici di “Dio, patria e famiglia”
e gli effi meri modernisti della “libertà della maternità”.
Ancora peggio è ciò che si continua a sentire sulle questioni dell’immigrazione.
Proprio “agitando” le parole del governatore Panetta sulla necessità dell’arrivo
di immigrati per sostenere il PIL e la spesa pensionistica, stanno ritrovando fi ato le teorie
“accogliamo tutti perché sono indispensabili”. Che poi vanno a ingrossare il lavoro
nero e illegale è un problema del governo, accusato di non fare controlli.
Insomma, tutta una “minestra riscaldata”, forse nemmeno tanto utile per raggranellare
voti ma necessaria per alimentare l’insopportabile polemica quotidiana della
politica nostrana.