Interessante approfondimento sui Fondi Europei a cura di Maria Rosaria Ruopolo
Chi non ha mai sentito parlare dei fondi europei? Cosa sono?
I fondi europei sono il principale mezzo finanziario con cui l’ Unione Europea persegue il fine di integrazione economica e sociale dei Paesi membri e consistono in contributi a Fondo Perduto assegnati ai Programmi Operativi ritenuti meritevoli.
Dal 1 gennaio 2014, fino al 31 Dicembre 2020, vengono investiti circa 1.000 di miliardi di euro, nella crescita e nell’occupazione.
Si possono distinguere due tipi di fondi:
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Fondi Diretti – gestiti direttamente dall’Unione Europa
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Fondi Indiretti- la gestione è demandata direttamente agli Stati Membri attraverso le loro somministrazioni (nazionali, regionali o locali).
Nel caso dei Fondi Diretti, è la commissione Europea con sede a Bruxelles che eroga i fondi “direttamente” ai richiedenti :
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Enti pubblici ( ministeri, comuni, università, aziende sanitarie)
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Privati (aziende, associazioni, fondazioni, ecc.)
I fondi si dividono in:
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Programmi intracomunitari, che coinvolgono i Paesi membri dell’Unione e riguardano politiche interne di interesse europeo
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Programmi di cooperazione esterna, che promuovono la cooperazione dei Paesi membri con Paesi terzi rispetto all’unione .
Inoltre vengono stabiliti degli obiettivi da realizzare, in base ai quali vengono predisposti dei programmi inerenti (ricerca e innovazione, ambiente, cultura, formazione, politiche sociali, ecc.)
La realizzazione dei programmi è attuata attraverso le “Call for Proposal” più comunemente conosciuti come “Bandi”.
I bandi contengono la descrizione del programma e la sua dotazione finanziaria, la procedura ed i termini di presentazione della proposta.
I progetti necessitano di partenariato ( è fatta eccezione solo in alcuni bandi) composto da Enti di più Stati membri ( minimo tre), o, in alcuni casi da Paesi Terzi
Un progetto europeo può avere forme differenti. Normalmente viene attuato da un consorzio costituito, come abbiamo già detto, da partecipanti provenienti da diversi Stati Membri dell’Unione europea che hanno come obiettivo quello di aumentare la mobilità, sviluppare nuove conoscenze, trasferire buone prassi oppure rafforzare la dimensione europea. La dimensione, l’organizzazione interna e l’obiettivo dei singoli progetti possono variare a seconda del settore e dell’argomento trattato. Sempre più spesso si assiste alla costituzione di consorzi ampi e a reti di progetto. In questo modo gli enti partecipanti mettono a disposizione del consorzio o della rete le loro competenze specifiche in un determinato settore.
Un progetto UE può finanziare e sostenere una serie di attività quali creazione di reti, scambi di buone pratiche,( accesso transnazionale alle infrastrutture, studi, ecc.). Nell’ambito dei programmi tematici possono essere anche finanziati progetti individuali. In questo caso un progetto viene finanziato per sostenere progetti attuati da team di lavoro nazionali o transnazionali.
Ogni progetto che ambisce a beneficiare dei fondi europei deve dimostrare di avere uno specifico valore aggiunto. Ovvero, non è sufficiente che il progetto sia in linea con gli obiettivi del bando e con gli scopi istituzionali dell’organizzazione che lo propone. La proposta deve dimostrare che, in assenza del finanziamento erogato, l’attività non potrebbe essere realizzata oppure avrebbe un impatto decisamente minore rispetto a quanto desiderato dall’autorità aggiudicatrice e agli obiettivi da essa stabiliti.
Questo è soltanto uno dei criteri da considerare nell’elaborare una proposta, ma è probabilmente quello che caratterizza maggiormente la scelta all’avvio di un’attività di europrogettazione
I progetti europei hanno dunque una genesi profonda e richiedono l’applicazione di una particolare logica e di specifiche modalità attuative.
Tuttavia, essi costituiscono un’occasione imperdibile per il nostro territorio: sia per la varietà delle linee di finanziamento e per l’ampiezza delle risorse disponibili, sia anche (se non soprattutto) per lo stimolo che essi rappresentano allo sviluppo di iniziative nuove, condivise e partecipate, in grado di trovare soluzioni e di sviluppare relazioni a livello locale ed europeo.
Affrontati con questo spirito, e con l’ausilio di alcuni semplici strumenti, i progetti europei sono, concretamente, un’opportunità per tutti.