A proposito di nucleare

Molto significativo che anche da Cernobbio si levino voci autorevoli in netto contrasto con la necessità    economica e di sviluppo del Paese di una svolta  nucleare per ciò che concerne la produzione di energia. L’economista Lovins ha portato proprio a Cernobbio al centro del dibattito importanti dati che vanno   in netta controtendenza con i propositi italiani ed di una parte dei nostri parteners europei sulla svolta nucleare.Inaspettatamente   ,infatti, si evince dall’articolo pubblicato   sulla “Stampa” di sabato 6 settembre come la microgenerazione elettrica fatta di sole di vento batte il nucleare..

Il sorpasso ,a detta dell’economista, è avvenuto nel 2006 quando per la prima volta la produzione di piccoli impianti,basata su fonti rinnovabili è   arrivata a produrre un sesto del totale dell’elettricità  al mondo. Queste cifre fornite al Workshop   Ambrosetti a comunicarle è proprio l’economista Amory B.Lovins coofondatore e direttore scientifico dell’Istituto Rocky Mountain in Colorado. Queste le sue dichiarazioni riportate dall’inviato al Workshop di Cernobbio della “Stampa”     di Torino ” Quello che fa il nucleare è sostituire il carbone. Ma c’è un altro modo di combattere i problemi climatici a prezzi più bassi e più velocemente. Per ogni dollaro speso in una nuova centrale nucleare si ottiene una riduzione di emissioni nocive da   due a dieci volte inferiore,con tempi da 20 a 40 volte più lenti che se il dollaro fosse speso nell’uso efficiente di elettricità  e nella microgenerazione”. Incalzato dal giornalista l’economista spiega le ragioni del successo della produzione di energia delle fonti alterantive ,che Lovins   individua essenzialmente in quelle di tipo economiche:   ” E’ più a buon mercato e presenta meno rischi finanziari delle centrali nucleari,a carbone e a ciclo combinato ” Wall Street ,aggiunge “sul nucleare non scommette nemmeno un penny,e questo dimostra che c’è qualcosa di sbagliato in quel business”.
Anomalo dunque,il vento pronucleare che coinvolge l’Europa.” Questa è la prima volta nella storia in cui tutti i principali governi,eccetto la germania,sono così favorevoli al nucleare”.Il mondo corre in un’altra direzione nel 2006 la microgenerazione ha aumentato la sua capacità  produttiva tra le 30 e 40 volte più del nucleare. Significativa la politica degli investimenti.”Nel 2007 le energie rinnovabili hanno ricevuto negli USA 71 miliardi di dollari di nuovi investimenti privati, mentre il nucleare ZERO: i soldi sono solo arrivati dal settore pubblico. Sempre nel 2007 la Spagna,o la Cina o gli Stati Uniti hanno aggiunto più capacità  di generazione dal vento che in tutto il mondo l’energia nucleare.” Ad avallare la tesi il nucleare ha il 2% del mercato mondiale della nuova capacità  generativa,la microgenerazione circa il 40%”.Di qui il titolo dell’articolo   “L’eco-energia batte l’atomo”
CERTAMENTE   di buon auspicio perchè parte da fonti economiche autorevoli internazionali e non ” dai soliti ambientalisti” ma non avendo come previsto avuto particolare attenzione dai media diventa   indispensabile ,per chi crede nelle ragioni dell’ambiente, cercare di dare informazioni come questa in modo capillare e forse meglio ancora   porta   a porta.

5 ottobre 2008             Enzo Rosario Magaldi

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