La via dell’emergenza rifiuti finisce dove incomincia la vera raccolta differenziata.
30 Luglio 2007
La via dell’emergenza rifiuti finisce dove incomincia la vera raccolta differenziata
Se la città più bella del pianeta viene degradata al punto di essere classificata città da quarto mondo, probabilmente qualcuno deve avere delle responsabilità.
Per sfatare questa, diciamo diceria, si e’ continuato a rimanere nell’emergenza rifiuti, dimenticando che quattordici anni fa ed esattamente
il 10 febbraio 1993 nasceva la legge regionale nr.10 con tanto di norme e procedure per lo smaltimento dei rifiuti in Campania individuandone anche interventi e strumenti.
Il rifiuto solido urbano e del materiale riciclabile quale risorsa rinnovabile.
Sempre la stessa legge prevedeva anche il contenimento delle “TASSE SUI RIFIUTI” compatibilmente con la elevata qualità dei servizi.
A seguito della emanazione del D.L.vo del 5 febbraio 1997 nr.22 in Regione Campania fu predisposto il PIANO REGIONALE per lo smaltimento dei rifiuti pubblicato sul BOLLETTINO UFFICIALE il 14 maggio 1997.
In particolare all’articolo 1 viene asserito che il Commissario Delegato deve redigere un piano di interventi e deve curarne l’attuazione per assicurare la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili speciali tossico-nocivi a per far fronte al relativo stato di emergenza in Regione Campania.
Lo stesso piano deve prevedere tra l’altro:
1) obblighi a carico dei Comuni di provvedere alla RACCOLTA DIFFERENZIATA dei rifiuti pericolosi, ingombranti della frazione secca, dei rifiuti da imballaggi, dei contenitori per liquidi o altre frazioni valorizzabili.
Occorre riconoscere che per sviluppare nel territorio un moderno sistema che garantisca efficaci modelli gestionali di raccolta e trattamento tenendo conto le problematiche locali e sociali e’ necessario un ulteriore, maggiore impegno e coinvolgimento da parte di tutti gli Enti interessati e della popolazione.
Menga Vincenzo