BAGNOLI, ENERGIE PER L’ITALIA: FINALMENTE INTESA DOPO 30 ANNI

italsider-bagnoli-napoliOmniNapoli Testi 14:15 31-07-17
Omninapoli-BAGNOLI, ENERGIE PER L’ITALIA: FINALMENTE INTESA DOPO 30
ANNI
(OMNINAPOLI) Napoli, 31 LUG – “La stretta di mano tra il governatore Vincenzo
De Luca, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il ministro della Coesione
territoriale Claudio De Vincenti ci dice che, finalmente, dopo trent’anni
c’è un’intesa su Bagnoli. Tuttavia, è il momento di passare alle azioni
basilari a un vero progetto di sviluppo di quell’area così essenziale per
Napoli”. Lo dice in una nota Enzo Rosario Magaldi di Energie per l’Italia,
il movimento di Stefano Parisi. “Noi la nostra proposta l’abbiamo fatta da
tempo perché siamo innanzitutto convinti che Bagnoli rappresenti una zona
non fine a se stessa. I Campi Flegrei, dei quali Bagnoli è parte integrante,
hanno un futuro possibile se saranno valorizzati guardando alla storia. Il
primo errore da non commettere è quello di pensare banalmente a Bagnoli come
un quartiere di Napoli. Tutt’altro, il comprensorio che dalla Baia di
Trentaremi giunge fino a Capo Miseno va considerato un continuum urbanistico
con il capoluogo per storia, per peculiarità ambientali, per vocazione
turistica in ossequio anche al principio ormai ineludibile di città
metropolitana, che dovremo progressivamente affermare. Occorre dunque
recuperare – continua Magaldi – il concetto di sistema turistico locale,
smarrito nel vortice delle incoerenze programmatiche a metà degli altri ’90,
per fare dei Campi Flegrei un’area omogenea potenziandone il fascino di
attrazione. In concreto l’idea innovativa e vincente potrebbe essere un
“Parco della romanità” sfruttando l’esistenza di un grandioso percorso
archeologico nel quale turisti e visitatori potrebbero calarsi in una
suggestiva esperienza di ruolo. Sono necessarie, in fondo, poche, ma
fondamentali premesse: una volontà politica determinata e determinante, enti
che si propongano solo come facilitatori d’impresa e non come ottusi
oppositori burocratici, il coinvolgimento di soggetti privati. Del
guazzabuglio trentennale su Bagnoli non se ne può più – conclude Magaldi –
Napoli ha solo bisogno di idee adeguate, dove tempo libero e svago devono
coincidere con la nostra cultura. Occorrono progetti in grado di produrre
risultati concreti e realizzabili in tempi ragionevoli”.