IO SONO ITALIANO/A. MI SENTO DISCRIMINATO/A DALL’UNIONE EUROPEA

IO SONO ITALIANO/A.
MI SENTO DISCRIMINATO/A DALL’UNIONE EUROPEA
 
Sono convinto/a che anche il popolo italiano, cui mi onoro di appartenere, si senta in dovere come me di rivolgersi ai nostri europarlamentari, ai quali abbiamo dato fiducia e che ci rappresentano. Chiederemo loro di stigmatizzare l’assoluta insensibilità dell’Unione Europea e di alcuni Paesi di fronte all’emergenza che ha colpito l’Italia.  
E’ ora di testimoniare con vigore sia l’orgoglio nazionalistico sia la dignità di ciascuno di noi.
Non possiamo essere trattati in modo così discriminatorio da parte di un organismo che fino a ieri credevamo fosse casa nostra, un’unione costruita per realizzare un grande progetto per un’Europa unita, democratica e solidale.
Invece, di fronte a un’emergenza che ha travolto un grande Paese fondatore, l’Europa non dà segnali di fratellanza e di condivisione. Anzi, tenta di arginare il fenomeno isolando l’Italia e lasciandola al suo destino.
E’ grave, per esempio, che la Germania e la Francia abbiano bloccato all’interno del mercato comune la circolazione di farmaci e di materiale sanitario verso l’Italia in un momento così particolare.
Questi sono gesti che causano la sgradevole sensazione che l’Unione Europea sia solo un carrozzone politico-finanziario dando voce a chi desidera disgregare quel grande disegno voluto dai nostri padri costituenti per un Continente  davvero unito.
enzo rosario magaldi