NOTA DEL 3 MAGGIO 2020 di “Serafino Liberati”

Serafilno Liberati

 Nota del Presidente di Onda Patriottica, relativa alla settimana dal 27 aprile al 3 maggio 2020.

“NOTA DEL 3 MAGGIO 2020
“TUTTI COLORO CHE SCRIVONO SONO UN PO’ MATTI. IL PUNTO E’: RENDERE INTERESSANTE QUESTA FOLLIA” (Francoise Truffaut, regista).
Cari amici, ben trovati! Spero di non disturbarvi nei forzati “Ozi di Capua”, dove vi siete adagiati! Oggi vorrei, subito, sottoporre alla vostra attenzione la notevole confusione che ci sta avvolgendo. Il Governo, dopo l’annuncio delle cosi dette “riaperture”, è stato investito da polemiche e contestazioni, per usare degli eufemismi, da parte di tutti: dagli imprenditori nonché dai Governatori e dai Sindaci, che si sono affrettati, ognuno, a fare una sua ordinanza contenente le cose più svariate (dalla riapertura delle spiagge all’autorizzazione alle messe, dalle passeggiate a cavallo ed in barca alla pesca ricreativa); una sorta di caos, determinato, evidentemente, dalla volontà prevalente di far presa partitocratica, facendo facile leva sulla grave sofferenza economica e psicologica che, da due mesi, incombe sugli Italiani. A me ha colpito, però, non la contestazione, che era prevedibile, ma la mancanza di coraggio dimostrata dall’Esecutivo nel contrastare le critiche. Se si è convinti di ciò che si è fatto, si deve dire chiaramente a tutti che se non si riapre totalmente non è perché fa piacere o favorisce una parte politica -si è persino parlato di abrogazione delle Libertà Costituzionali e di colpo di Stato-; restare chiusi non fa piacere a nessuno e provoca un danno valutato su un (1) miliardo circa di euro al giorno, il cui peso ricadrà su tutti noi, ma essere molto prudenti nelle riaperture significa evitare la possibilità che si rinnovi l’emergenza. Ed il Presidente Conte non deve “scusarsi” per non essere stato più liberista e non deve, sotto la pressione delle critiche, promettere che forse l’apertura di altri settori potrebbe essere rivista ed anticipata, perché questo, checché se ne dica, lascia ancora più sconcertati i Cittadini. Se il Governo ha adottato una decisione, deve averla presa a ragion veduta, confortato dal suo “Comitato Scientifico” e dalla “Cabina di regia” che si è dato; ma se questa decisione può essere fatta vacillare e modificare in seguito a contestazioni e proteste -che nulla hanno di scientifico-allora la Gente potrebbe pensare che la situazione non sia così drammatica, come si prospetta, e potrebbe essere indotta ad una minore cautela. E’ inutile affermare poi, spocchiosamente, come qualcuno ha fatto: “se riprende, ora siamo pronti”; forse non ci prenderà di sorpresa come la prima volta, ma non siamo pronti: non abbiamo né cure specifiche né un vaccino e 500 morti al giorno lo certificano drammaticamente. Le linee guida in una situazione come questa deve darle il Governo Centrale e bene ha fatto qualche esponente di quest’ultimo ad affermarlo ma, poi, si vede nei fatti che non si ha il coraggio di sostenerlo fino a fondo. La mancanza di coraggio poi l’abbiamo avvertita, per esempio, nell’ultimo decreto, anche dove, per non avere il coraggio di dire che, dopo il 4 maggio, assieme ai “congiunti” -di cui, in seguito, si è dovuto specificarne l’individuazione, e siamo la Patria del Diritto!- si potranno incontrare anche le “coppie di fatto”, si sono inventati gli “affetti stabili”, aprendo cosi dei varchi grandi come CANYONS: pensate a quanti amici ha ognuno di noi, a cui far risalire un “affetto stabile” o si ritiene che quelli, nei confronti degli Amici , non possano o non debbano essere considerati “affetti stabili”? Non voglio neppure pensarlo! Piuttosto quello di cui si deve far carico il Governo è di accelerare quanto più possibile gli aiuti alle famiglie ed i sostegni alle imprese con REALE CONCRETEZZA, e non solo come promesse e speranze! Solo così le persone si sentiranno protette e potranno innescare quel processo virtuoso di pazienza che ci porterà sicuramente a ripartire con slancio, voglia di fare
ma, soprattutto, in sicurezza. Tutti debbono essere convinti che la salute delle persone sia al disopra di qualunque affare economico: qui non si sta valutando un “rischio di impresa”, qui si rischia la vita ed a me hanno insegnato che “al soldato che muore non importa chi ha vinto!”. Quanto sopra affermato non mi vieta, però, di sottolineare, con grande veemenza, come la nostra sia una corsa contro il tempo. Le nostre imprese, dalla moda -sintomatico il grido lanciato dalla Federazione della moda: “cronaca di una morte annunciata”- a tutti i settori di eccellenza, soprattutto quelli che trattano export, per finire al turismo, lamentano la sicura perdita di quote di mercato che, temono, non potranno più recuperare: questo il Governo deve tenerlo ben presente, dando luogo, il più rapidamente possibile, ad un concreto programma sistematico che coinvolga i migliori imprenditori di ogni settore ed elimini le fumose trame burocratiche –da tutti sempre lamentate- che hanno, fin qui, rallentato, o peggio, contrastato un valido, indispensabile sviluppo imprenditoriale, sempre dannosissime, ma che, in questo particolare frangente, sarebbero un vero e proprio suicidio. Altro fatto che mi ha sorpreso è stata la imprevista presa di posizione dei Vescovi Cattolici che si sono risentiti per il mancato inserimento nell’ultimo DPCM della riapertura alle messe nelle Chiese, posizione subito addolcita dal pronto e prudente avvertimento di Papa Francesco che ha affermato essere vero che la Chiesa non esiste senza i fedeli ma che, comunque, bisogna rispettare le regole. Io dico che il Signore possiamo pregarlo dovunque e non è la privazione di messe, ancora per qualche settimana, che farà crollare la bimillenaria Chiesa di Cristo! Ma piuttosto, qualcuno ha pensato che, allorché si riapriranno le Chiese cattoliche, dovranno, necessariamente e giustamente, riaprirsi anche i luoghi di culto delle altre religioni. Ma tutti, soprattutto quelli musulmani che sono in maggior numero e sembra che superino le milleduecento (1200) unità, sono in condizioni di garantire la sicurezza? E gli altri? Dovremmo continuare a tenerli chiusi? Quando si riaprirà, in sicurezza altrimenti i contagi saranno inevitabili, dovrà essere fatto per tutti e penso che si dovrà tener conto anche di questo. Per oggi termino qui perché ritengo non sia il momento delle critiche, ma solo di idee e suggerimenti, se qualcuno li vorrà recepire.
BUONA SETTIMANA E, SIATE CERTI, “non prevarrà, ma nessuno potrà farcela da solo”!
Serafino Liberati
Presidente di Onda Patriottica


Fonti utilizzate:
Il Messaggero, la Repubblica, il Giornale, il Fatto quotidiano, Avvenire, MF, Il Sole 24 ORE, Il Manifesto, Corriere della Sera, Libero, Il Giorno, La Notizia, La Verità, Left, La Stampa, Italia Oggi.
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